IL ROSARIO DEL PADRE

Il Rosario del Padre, con i suoi cinque misteri, è una preghiera che la Provvidenza ci ha donato. La collaborazione spontanea, venuta da più parti, lo ha arricchito dei riferimenti biblici e delle litanie. In esso c’è tutta la storia dell’uomo guidata dall’Amore di Dio che – dall’inizio della creazione alla redenzione finale – ha portato e porterà avanti il Suo disegno di Vita.
Questo rosario è un segno dei tempi, di questi tempi che stanno vedendo il ritorno di Gesù sulla terra “con grande potenza” (Mt 24,30). La “potenza” è per eccellenza l’attributo del Padre (“Credo in Dio Padre Onnipotente”): è il Padre che viene in Gesù, e noi dobbiamo sollecitarlo perché acceleri i tempi della nuova creazione tanto attesa (Rm 8,19).
Il Rosario del Padre, in cinque tappe, ci aiuta a riflettere sulla Misericordia che “più potente del male, più potente del peccato e della morte” (Dives in Misericordia, VIII, 15)  ci ricorda come l’uomo possa e debba divenire  strumento del trionfo d’amore del Padre, dicendo a Lui il suo “sì” in pienezza e inserendosi così nel circolo d’Amore trinitario che lo rende “gloria vivente di Dio”; ci insegna a vivere il mistero della sofferenza che è dono grande, perché ci dà la possibilità di testimoniare il nostro amore al Padre e di permettergli di testimoniarsi, scendendo fino a noi.
Presentiamo ufficialmente questo Rosario con l’approvazione rilasciata dall’Arcivescovo di Foggia, mons. Giuseppe Casale, il 23 novembre 1988.
Non dobbiamo però sostituire al Rosario di Maria quello del Padre; dobbiamo invece, dopo aver recitato l’intero Rosario mariano, chiedere alla Mamma di recitare con noi il Rosario del Padre. Ella lo farà e invocherà con noi il Papà del Cielo che non potrà resistere al Suo e nostro richiamo: verrà in Gesù e farà “cieli e terre nuovi” (Ap 21).

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Come si recita?

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. 
O Dio vieni a salvarmi.
Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Padre mio, Padre buono, a Te mi offro, a Te mi dono.
Angelo di Dio che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen

Si enuncia ad ogni decina il “mistero”, per esempio, nel primo mistero: “il trionfo del Padre nel giardino dell’Eden quando, dopo il peccato di Adamo ed Eva, promette la venuta del Salvatore”.
Dopo una breve pausa diriflessione si recitano: un’Ave Maria, dieci Padre Nostro e un Gloria.
Alla fine di ogni decina della Corona si ripetono le due preghiere: “Padre mio, Padre buono…” , “Angelo di Dio…”.
Alla fine del Rosario vengono recitate le Litanie del Padre e la preghiera “Padre mio, io mi abbandono a Te”

Nel primo mistero si contempla il trionfo del Padre nel giardino dell’Eden quando, dopo il peccato di Adamo ed Eva, promette la venuta del Salvatore. (Un’Ave Maria, dieci Padre Nostro, Gloria, Padre mio…, Angelo di Dio…)

“Il Signore Dio disse al serpente: poiché tu hai fatto questo, sii tu maledetto più di tutto il bestiame e più di tutte le bestie selvatiche; sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno. Alla donna disse: moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. (Gn 3,14-16)

Nel secondo mistero si contempla il trionfo del Padre al momento del “Fiat” di Maria durante l’Annunciazione.

“L’Angelo disse a Maria: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e gli porrai nome Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà mai fine” (Lc 1,30 ss)

Nel terzo mistero si contempla il trionfo del Padre nell’orto del Getsemani quando dona tutta la sua potenza al Figlio.

“Gesù pregava: “Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però, non come voglio io, ma come vuoi tu!” Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo. In preda all’angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra (Lc 22,41-46). Poi si avvicinò di nuovo ai discepoli e disse loro: “Ecco, è giunta l’ora nella quale il Figlio dell’uomo sarà consegnato nelle mani dei peccatori. Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce si avvicina” (Mt 26, 45-46). Gesù si fece innanzi e disse loro: “Chi cercate?” Gli risposero: “Gesù il Nazareno”. Disse loro Gesù: “IO SONO!” Appena disse “IO SONO”, indietreggiarono e caddero a terra” (Gv 18,4-6).

Nel quarto mistero si contempla il trionfo del Padre al momento di ogni giudizio particolare.

Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l’anello al dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed ora è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. (Lc 15,20-24)

Nel quinto mistero si contempla il trionfo del Padre al momento del giudizio universale.

Udii allora una voce potente che usciva dal trono: “Ecco la dimora di Dio con gli uomini! Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno suo popolo ed egli sarà Dio-con-loro. E tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, nè lutto, nè lamento, nè affanno, perché le cose di prima sono passate”. (Ap 21, 3-4)

Litanie del Padre

Salve Regina…. Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre per il Papa.

Padre di infinita maestà abbi pietà di noi
Padre di infinita potenza,
Padre di infinita bontà, 
Padre di infinita tenerezza,
Padre, abisso d’Amore,   
Padre, potenza di grazia
Padre, splendore di resurrezione,
Padre, Luce di pace,
Padre, gioia di salvezza,
Padre, sempre più Padre,
Padre d’infinita misericordia,
Padre d’infinito splendore,
Padre, salvezza dei disperati,
Padre, speranza di chi prega, 
Padre, tenero dinanzi ad ogni dolore,
Padre, per i figli più deboli,  noi ti imploriamo
Padre, per i figli più disperati, 
Padre, per i figli meno amati, 
Padre, per i figli che non ti hanno conosciuto,
Padre, per i figli più desolati,
Padre, per i figli più abbandonati,
Padre, per i figli più sofferti,
Padre, per i figli che lottano perché venga il tuo regno

Preghiamo:
Padre, per i figli, per ogni figlio, per tutti i figli, noi ti imploriamo: dona pace e salvezza in nome del Sangue del tuo Figlio Gesù ed in nome del Cuore sofferto della Mamma Maria. Amen.


Padre mio, io mi abbandono a Te

Padre mio,
io mi abbandono a Te,
fa’ di me  ciò che ti piace;
qualunque cosa tu faccia di me

ti ringrazio.
Sono pronto a tutto, accetto tutto,
purché la tua volontà si compia in me
e in tutte le tue creature;
non desidero niente altro, mio Dio.
Rimetto la mia anima nelle tue mani,
te la dono, mio Dio,
con tutto l’amore del mio cuore,
perché ti amo.
Ed è per me un’esigenza d’amore il donarmi,
il rimettermi nelle tue mani, senza misura,
con una confidenza infinita
perché Tu sei il Padre mio.